La zona di produzione del Cilento Doc comprende l’omonimo territorio situato in una vasta area della provincia di Salerno. Una regione ricca di storia dove però il terreno è difficilmente coltivabile. Nonostante ciò vi hanno attecchito i vitigni principali della produzione del Cilento: il Fiano, il Trebbiano, il Malvasia.
È stato riconosciuto un vino Doc nel 1989 ed è stato il vino preferito da Papa Paolo III che la consigliava intorno al Cinquecento come migliore bevanda per le cene a tutto pasto. La tipologia più diffusa è il Cilento Bianco ma è presente anche nelle varianti Rosato, Rosso e Aglianico.
Il Ciliento Bianco va servito in calici a tulipano di media struttura alla temperatura di circa dieci gradi centigradi. Se ne possono apprezzare appieno le sue peculiarità accompagnato a piatti a base di pesce come insalate di mare e grigliate. Si presenta di un colore giallo paglierino ed ha un odore aggraziato sostenuto da un sapore fresco e secco.
Il Rosato è indicato per lasagne, minestroni e gnocchi meglio se cotti alla sorrentina.
Il Rosso è da abbinare a piatti elaborati o consistenti, come suino arrosto o peperoni imbottiti.
Infine è preferibile l’Aglianico per i piatti al ragù meglio se conditi secondo ricette napoletane.