L’Oltrepò Pavese Docg non va confuso con le varietà di Oltrepò Pavese Doc, da cui si differenzia per essere un vino spumante e per essere ottenuto con il Metodo Classico. Questa Docg è piuttosto recente ed è stata infatti riconosciuta solo nel 2007.

La zona di produzione è estesa lungo una fascia collinare dell’Oltrepò Pavese (da cui deriva anche il nome) e comprende strettamente 42 comuni, tutti situati all’interno della Provincia di Pavia.

La nascita di questo vino è molto più antica e risale agli anni Settanta dell’Ottocento, quando Domenico Mazza di Codevilla decise di produrlo da uve di Pinot Nero attraverso il metodo classico. Altri produttori seguirono fin da allora la sua strada, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui spumantazione e metodo classico sono diventati la tradizione che contraddistinguono questa Docg.

Questo vino spumante, anche se ottenuto da uve pinot nero, viene vinificato in bianco ed è l’ideale per primi piatti delicati e per essere accompagnato a crostacei e pesci, nonché ottimo anche come aperitivo. Va servito in calici allungati alla temperatura di 8-10 °C.

Esistono comunque ben nove differenti versioni di questa Docg, tra cui alcune della tipologia spumante rosato.

In tutti i casi la spuma è fine e persistente, e la gradazione minima è compresa tra 11,5% e 12%.