tappo-vino

All’apparenza aprire e servire una bottiglia di vino dovrebbe essere abbastanza facile: basta stappare e versare. Ma sarebbe troppo facile … chi di voi non ha  mai lottato con un tappo di sughero in pessime condizioni , o ascoltato un dibattito sulla possibilità che il Merlot  che state  bevendo necessità di “maggiore ossigenazione” . La verità è che aprire una bottiglia  non è proprio così semplice.

La maggior parte delle bottiglie sono tappate  con un tappo di sughero naturale, altre con  sughero composito o sintetico,  tutto nascosto da una capsula di metallo o di plastica. Vediamo come rimuovere i diversi strati .

La procedura corretta

1) Rimuovere la parte superiore della capsula, tagliando appena sotto il labbro della bottiglia.

La rimozione della parte superiore della capsula rende più facile la rimozione del  tappo, riduce le possibilità di una rottura  del sughero  non i perfetto stato in  e mantiene spigoli vivi lontano dalla bocca della bottiglia evitando che cadano frammenti all’interno .

La capsula oltre ad avere una funzionalità prevalentemente estetica serve a garantire l’integrita’ del vino evitando che parassiti possano venire a contatto col sughero .

Rimuovendo la capsula dovrete   confermare  che  il vino non è passato attraverso il sughero, a causa delle alte temperature di conservazione. Alcune cantine hanno sostituito la  capsula e il tappo con dei tappi a vite Stelvin , riteniamo che per praticità siano ideali surrogati  , ma che non abbiano affatto le stesse funzioni per il quale il sughero e’ stato da sempre usato , ovvero il  contatto con l’ambiente circostante e la possibilità di respirare.

Sta prendendo piede o  possiamo ritenerla  una moda, il tappo di vetro  molto elegante e semplice da aprire  ma probabilmente adatto per i motivi menzionati sopra solo per i vini bianchi che generalmente vengono bevuti nell’annata corrente.

2) Pulire la parte superiore della bottiglia con un panno umido , se necessario per rimuovere polvere etc.

3) Utilizzare un cavatappi per estrarre  il tappo. Ci sono diversi modelli di cavatappi la scelta è una questione di gusto individuale. A meno che non si incorra in alcuni casi particolari che affronteremo tra poco oppure, improvvisamente, se ne è sprovvisti (leggi qui come aprire una bottiglia di vino senza cavatappi).

4) Versare un piccolo assaggio e verificare che il vino non presenti difetti olfattivi  , ovvero privo di  odori sgradevoli  quali muffe che  sono un segnale di TCA ( tricloroanisolo , un fungo che si manifesta nel sughero) ,  oppure un ulteriore eventualità sentori di “ uova marce “ indicano che il vino può essere ossidato a causa del lungo invecchiamento  e che necessita di ossigenare  prima di essere servito   versato quindi in un decanter .

Spumanti e Champagne

champagne

Champagne e spumanti hanno un diverso tipo di tappo che escludono l’uso del cavatappi .

Bisogna RICORDARE CHE questa operazione va fatta con estrema  ATTENZIONE  in quanto i contenuti  delle bottiglie sono sottoposti ad alte  pressioni  e l espulsione   improvvisa e involontaria  del tappo potrebbe causare lesioni alle persone vicine. Non aprire una bottiglia subito dopo il trasporto a casa, assicuratevi c che il vino sia ben raffreddato, prima dell’apertura, in modo che le bolle non producano eccessiva schiuma.

Assicurarsi che la bottiglia sia rivolta lontano da persone o cose fragili.

Posizionare il pollice sulla corona di metallo per impedire che il tappo si apra e allentare il fissaggio della gabbietta con l’altra mano. Sarebbe indicato avere un semplice tovagliolo di stoffa da porre sopra il tappo durante questa operazione  sarebbe una misura di sicurezza per l’involontario rilascio del tappo e ideale per arginare la fuoriuscita del vino e necessaria ad asciugare la bottiglia che solitamente  si trova in fresco  nella boule del ghiaccio.

Senza rimuovere completamente la gabbietta metallica , tenere una mano sulla parte superiore del tappo, Afferrare la bottiglia saldamente a circa due terzi del la lunghezza  verso il basso con l’altra mano.

Girare la bottiglia, rilasciando lentamente il tappo. Obiettivo evitare un forte rumore e un estrazione fuori controllo .

Versare un po ‘di Champagne, attendere qualche secondo  che la schiuma si dissolva , poi continuare a versare.

Casi speciali: grandi bottiglie, o tappi problematici

grandi-bottiglie

Tappi di sughero in pessime condizioni i :la soluzione è un cavatappi duplice, noto come Ah-So ( Vedi immagine) .Si  Inizia con il polo più a lungo e lentamente si fanno scivolare entrambi  i poli nello spazio stretto tra il sughero e la bottiglia. Oscillare avanti e indietro fino all’inizio della Ah-So è appoggiata sulla parte superiore del tappo. Quindi ruotare il tappo mentre delicatamente sollevandolo. Si può considerare un po ‘scomodo, non immediato (l operazione richiede alcuni minuti ), ma mantiene il sughero in un unico pezzo.

Bottiglie di grande formato: bottiglie di dimensioni più grandi del normale, che tendono ad avere tappi che sono più grandi di diametro, può essere più difficile da gestire . I tappi piu grossi  possono essere soggetti a maggiore essiccazione e rottura. Utilizzare un  lungo cavatappi  , e inserire come si farebbe con una bottiglia normale.Una volta che il sughero è circa a metà strada ,  iniziare a tirare  impugnando saldamente  e iniziando  tirare

Rottura del  sughero: se un tappo di sughero si rompe durante l’estrazione , si può reinserire il cavatappi con un’angolazione di 45 gradi nel rimanente pezzo di sughero e poi lentamente tirare  fuori  facendo attenzione ai residui di tappo rimasti all’interno .

Sughero allentato : Se il tappo è in movimento intorno al collo della bottiglia, il movimento di ancoraggio del cavatappi  può spingerlo verso il basso e infine nel vino. Utilizzando  un  ulteriore cavatappi  inserito in un angolo si avrà più controllo  e faciliterà la rimozione.

Fissaggio della  cera sopra sughero: Alcuni kit di cavatappi professionali  sono dotati di dispositivi per la  rimozione della  cera . Ma se si sta lottando per tagliare o sgretolare la cera, si può attaccare il cavatappi attraverso la cera e far finta che non ci sia utilizzando cavatappi da cameriere (non un Ah-So, o tirabuscion). Individuare il centro del tappo e inserire  il cavatappi  , e iniziare l’ estrazione . Prima di effettuare il distacco finale , pulire  i residui  di cera in modo da evitare  che non cadano nella bottiglia.

Questo articolo è stato scritto da Dario Bruno di Vini Perbacco, sito ecommerce specializzato nella vendita online dei migliori vini italiani, l’ articolo può essere ripubblicato interamente oppure parzialmente citando la fonte www.viniperbacco.com