Il Greco Bianco, o “Greco di Bianco” (il riferimento è infatti alla cittadina principale in cui è prodotto e non al colore), viene realizzato con l’omonimo vitigno coltivato sulle coste ioniche della Calabria già dai tempi della Magna Grecia. Si pensa che furono proprio i Greci ad esportare il vitigno e le relative pratiche per la realizzazione del vino, avviando una propria produzione vinicola, tanto consistente da essere anche esportata nel nord Italia.
L’attuale Greco di Bianco è un vino bianco (per la precisione, giallo tendente al dorato) che si produce nei territori di Bianco e del paese vicino, Casignana. È stato riconosciuto come vino doc nel 1980. Perché renda al meglio, va consumato a distanza di almeno cinque-otto anni dal momento della vendemmia e va servito a 10-12°C in calici a tulipano.
È un vino ideale per dolci consistenti, come i dolci con pasta di mandorle o confetture, ma anche con formaggi a pasta dura. La forte gradazione alcolica (17%) ne fa altresì un vino da meditazione.
Versandolo nel calice, vedremo che il Greco di Bianco ha anche dei riflessi ambrati. L’odore è intenso, aromatico e floreale. Al sapore è un vino dolce, amabile e caldo, robusto. L’invecchiamento obbligatorio minimo per poter essere un vino doc è di un anno.