Come per molte piante calabre, il vitigno Greco Bianco ha origine antica e si può considerare giunto in Italia grazie ai coloni della Magna Grecia.

In questo caso “bianco” non si riferisce al colore ma al paese omonimo che si trova sulla costa ionica della Calabria. Con il nome di Greco Bianco è coltivato in diversi comuni di Catanzaro e di Reggio Calabria e le sue uve sono utilizzate per produrre vini sia in purezza (Greco Bianco Doc) che integrate ad altri vitigni.Con il Montonico ed il Guardavalle, ad esempio, produce degli speciali vini liquorosi, mentre con il Gaglioppo ottiene dei vini di ottima fattura.

Molti i sinonimi che riportano in ogni caso a questo stesso vitigno. Ricordiamo tra gli altri Greco di Gerace, Greco di Rogliano, Greco di Cosenza, che sono legate alla zona di provenienza pur essendo il medesimo vitigno.

Il grappolo è medio-grande, corto e con una o due ali. Gli acini sono di grandezza media, con una buccia spessa di colore giallo dorato.

La maturazione delle uve avviene intorno alla metà di settembre o anche nei quindici giorni successivi. Perché possa rendere al meglio, prima di essere spremuta questa particolare uva viene appassita fino ad avere un calo considerevole.