I vitigni di Malvasia costituiscono una grande varietà di tipologie e spaziano lungo tutto il territorio dello Stivale. Se ne contano almeno 17 varietà che sono iscritte al Registro Nazionale, di cui la maggior parte ad acino bianco ma alcune anche ad acino rosso.

L’origine è accertata essere greca, ed il nome deriva dalla cittadina greca di Monemvasia. Si trattava di un porto utilizzato spesso dai commercianti di Venezia e rimase a lungo un centro di smistamento dei vini Malvasia, all’epoca chiamato vino Cretico perché prodotto oltre che in Grecia anche a Creta. Approdando in Italia, anche il nome del vitigno venne di conseguenza italianizzato in Malvasia.

 

 

 

 

 

 

Furono proprio veneziani e genovesi a far approdare il vitigno in tutte le regioni bagnate dal mar Adriatico. Già verso la fine del Cinquecento ci si rese conto dell’esistenza di numerose varianti del Malvasia. A mettere ordine ci pensò l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto, che dopo studi ed analisi approfondite è giunto all’identificazione delle 17 varietà Malvasia. Quelle ad acino bianco sono particolarmente aromatiche mentre le uve ad acino rosso sono tendenzialmente neutre.

Il Malvasia viene ad oggi coltivato in quasi tutte le regioni italiane entrando di conseguenza nella composizione di numerosi vini. Si tratta di un vitigno tipicamente mediterraneo, tanto che la sua presenza è vasta e numerosa anche in Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo.

Tra le più importanti ricordiamo:

– la variante Malvasia bianca è coltivata principalmente in Campania e Puglia ma anche nelle regioni più a sud: Calabria e Sicilia. Gli acini sono tondeggianti e di media grandezza, la buccia è consistenze e giallastra. Per la vendemmia bisogna attendere i primi giorni di settembre e solitamente entra a far parte della produzione del Cilento.

– la variante Malvasia lunga o Malvasia del Chianti, coltivata nelle regioni toscane, che entra nella formula classica del Chianti concepita dal barone Bettino Ricasoli. La vendemmia avviene nella seconda decade di settembre.

– la variante Malvasia nera di Brindisi e Lecce, dalla forma conica e gli acini tendenti al blu, generalmente assemblata al Negroamaro. Anche questa pianta giunge a maturazione intorno a metà settembre.