Il vin brulè, con il suo profumo speziato e il suo calore avvolgente, è una delle bevande invernali più amate in molte parti del mondo. Ma come è nato questo drink e da dove proviene e soprattutto qual è la sua ricetta? Immergiamoci nella storia per scoprire innanzitutto le origini di questa bevanda tradizionale e poi scopriamo la sua ricetta.

L’origine del vin brulè: un viaggio attraverso la storia

La tradizione di riscaldare il vino risale a tempi antichi. Si pensa che le civiltà antiche come i Romani fossero tra i primi a bere vino caldo. Durante le fredde giornate invernali o nelle regioni più fredde dell’Impero Romano, riscaldavano il vino per combattere il freddo. A queste bevande venivano spesso aggiunte erbe e spezie, non solo per il sapore, ma anche per i loro presunti benefici per la salute.

Il Medioevo e l’evoluzione delle spezie

Nel Medioevo, con l’espansione delle rotte commerciali e l’arrivo di nuove spezie dall’Oriente, la pratica di speziare il vino divenne più raffinata e diffusa. In particolare, in Europa del Nord e Centrale, dove gli inverni erano particolarmente rigidi, il vino riscaldato divenne una pratica comune. In Germania, per esempio, si sviluppò il “Gluhwein“, una variazione del vin brulè che conosciamo oggi.

Vin brulè: l’adozione italiana

In Italia, la tradizione del vin brulè ha preso piede principalmente nelle regioni settentrionali, come il Piemonte, la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige. Qui, durante i mercatini di Natale e gli eventi invernali, il vin brulè ha trovato un posto speciale tra le bevande offerte per riscaldare il corpo e lo spirito. Con una combinazione di vino rosso, zucchero, cannella, chiodi di garofano e talvolta anche arance, il vin brulè italiano ha acquisito una personalità distinta.

Una bevanda universale

Sebbene il vin brulè come lo conosciamo oggi sia profondamente radicato nelle tradizioni europee, è interessante notare che la pratica di riscaldare e speziare il vino è presente in molte culture. Dal “mulled wine” britannico al “vino navegado” cileno, questa bevanda ha assunto diverse forme in base alle tradizioni e agli ingredienti locali.

Il vin brulè, come molte altre tradizioni, è il risultato di secoli di evoluzione culturale e di scambi tra popoli. La sua storia ci ricorda come le bevande e i cibi che amiamo oggi sono il prodotto di una mescolanza di influenze e tradizioni. Ogni sorso di vin brulè non è solo un piacere per il palato, ma anche un viaggio attraverso la storia.

Come si fa il vin brulè: ricetta e procedimento

Il vin brulè è una bevanda ideale per riscaldarsi nelle fredde serate invernali, e la sua preparazione è semplice quanto deliziosa. Ecco come preparare il vin brulè tradizionale:

Ingredienti:

  • 1 bottiglia di vino rosso (750 ml), preferibilmente di corpo medio
  • 150 gr di zucchero
  • 1 arancia non trattata
  • 1 limone non trattato (opzionale)
  • 2 bastoncini di cannella
  • 5-6 chiodi di garofano
  • 1 stella di anice (opzionale)
  • Un pizzico di noce moscata grattugiata

Procedimento:

  1. Preparazione degli agrumi: Lavare bene l’arancia e il limone. Tagliare l’arancia a rondelle e, se si utilizza, il limone a metà.
  2. Combinare gli ingredienti: In una pentola capiente, versare il vino rosso. Aggiungere le rondelle d’arancia, lo zucchero e tutte le spezie (cannella, chiodi di garofano, anice stellato e noce moscata).
  3. Riscaldamento lento: Mettere la pentola sul fuoco e riscaldare a fiamma bassa. È fondamentale non portare il vino a ebollizione, altrimenti l’alcool si evaporerebbe. L’obiettivo è di far sciogliere lo zucchero e di far rilasciare le essenze delle spezie e degli agrumi nel vino.
  4. Mescolare e assaporare: Durante il riscaldamento, mescolare di tanto in tanto e assicurarsi che lo zucchero si sia completamente sciolto. Dopo circa 20-30 minuti di riscaldamento lento, assaporare e aggiustare di zucchero se necessario.
  5. Servire caldo: Una volta raggiunto il gusto desiderato, filtrare il vin brulè per rimuovere le spezie e le fette di agrumi e servirlo caldo in tazze o bicchieri resistenti al calore.

Come abbinare il vin brulè?

Ecco alcune idee su cosa poter abbinare al vin brulè per esaltarne il sapore e creare un’atmosfera perfetta:

  1. Dolci natalizi: Il vin brulè è una bevanda tradizionalmente associata al periodo natalizio, quindi si abbina splendidamente con dolci tipici di questa stagione. Pensa a panettoni, pandori, torroni, biscotti speziati come i gingerbread o i cantucci.
  2. Frutta secca e candita: Mandorle, noci, nocciole e frutta candita possono essere servite come snack per accompagnare il vin brulè. La loro consistenza croccante e il sapore dolce e ricco contrastano piacevolmente con il liquido caldo e speziato.
  3. Formaggi: Opta per formaggi dal sapore deciso e dal profumo intenso, come il gorgonzola, il brie, o il taleggio. Il contrasto tra il calore e la speziatura del vin brulè e la cremosità dei formaggi può creare un abbinamento sorprendentemente gradevole.
  4. Cioccolato fondente: Il cioccolato, specialmente quello con una percentuale elevata di cacao, può essere un compagno perfetto per il vin brulè. Il suo sapore ricco e amaro può bilanciare la dolcezza del vino e delle spezie.
  5. Stuzzichini salati: Piatti come focacce, taralli, grissini o anche salumi possono essere un’ottima scelta. La salinità e la croccantezza di questi alimenti offrono un bel contrasto al sapore dolce e avvolgente del vin brulè.
  6. Castagne: Che le castagne siano arrostite o bollite, le castagne sono un classico dell’autunno e dell’inverno e si sposano alla perfezione con il sapore del vin brulè.
  7. Piatti speziati: Se ti trovi in un contesto più da pasto che da aperitivo, considera piatti che contengono spezie simili a quelle del vin brulè. Ad esempio, piatti a base di carne con cannella, chiodi di garofano o anice stellato.

Il vin brulè è perfetto da gustare in compagnia, la sua preparazione può variare leggermente in base alle tradizioni locali o alle preferenze personali, ma la sua essenza rimane quella di una bevanda avvolgente e ricca di sapore. Buona degustazione!